di Fabio Polese

GLI_OCCHI_1In un mondo dove l’informazione – spesso militante e strumentalizzata – è sempre più portata ad usare fonti di terza e quarta mano, c’è ancora chi crede nella forza dei reportage e delle inchieste. Per raccontare ciò che si vede in prima persona, con i propri occhi, secondo il metodo dell’«autopsia», già caro ai primi storici dell’antica Grecia.

L’esempio concreto ci arriva da Gli Occhi della Guerra – il progetto di crowdfunding per i reportage nelle zone più calde del globo de ilGiornale.it – che in pochi anni è riuscito, grazie al finanziamento dei lettori, a realizzare quasi quaranta reportage, in moltissime parti del mondo: dall’Afghanistan alla Siria, dal sud-est asiatico fino all’America Latina, passando per l’Irlanda del Nord e il Kosovo.

«Volevamo dare ai lettori un’informazione senza filtri», ha spiegato Laura Lesèvre, Project Manager de Gli Occhi della Guerra. «Per farlo abbiamo deciso di farli diventare parte attiva nel processo di creazione delle informazioni stesse: abbiamo quindi chiesto loro di scegliere e finanziare i reportage tramite il crowdfunding». Una scelta che ha portato i suoi frutti.

«Il crowdfunding, si è rivelato senza dubbio uno strumento molto efficace», ha aggiunto Andrea Pontini, amministratore delegato de ilGiornale.it. «Innanzitutto permette di realizzare progetti editoriali che altrimenti, complice anche la crisi economica mondiale e quindi quella dell’editoria, rimarrebbero nel cassetto dell’editore». Ma è anche «un mezzo straordinario per rafforzare il rapporto con i lettori che sono la risorsa più importante di ogni testata. Da quando è iniziata l’avventura de Gli Occhi della Guerra abbiamo avuto modo di toccare dal vivo la fortissima fidelizzazione dei lettori».

Ed è anche grazie a loro che il progetto Gli Occhi della Guerra, lanciato nel 2013, ha appena vinto l’INMA Global Awards – l’importante premio sancito da INMA, l’Associazione internazionale per il giornalismo innovativo – nella categoria «Best Launch of a Brand or Product to Create An Audience Segmen», ovvero per miglior lancio di un brand.

«Ci sono molte ragioni per cui il progetto de ilGiornale.it rappresenta un’eccellenza nel panorama giornalistico internazionale», ha spiegato la giuria prima di conferire il prestigioso premio al progetto made in Italy. «Prima di tutto dimostra le potenzialità di una nuova fonte di entrate attraverso il crowdfunding, inoltre rappresenta un esempio concreto di come sia possibile fare giornalismo di qualità attraverso azioni di marketing mirate e attraverso un’accorta integrazione tra carta stampata e digitale. Gli Occhi della Guerra dimostrano inoltre come l’offerta di contenuti editoriali di grande valore aiuti a costruire un rapporto profondo con i propri lettori».

Questa vittoria, che Gli Occhi della Guerra hanno dedicato «ai sostenitori e ai coraggiosi reporter», dimostra concretamente che nell’informazione moderna c’è ancora spazio per chi vuole raccontare senza filtri né censure i conflitti in prima linea.

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