Il castello di carta (stampata) di Erdoğan

di Simone Ros
“Gli imperi non muoiono mai, a meno di non svellerne le radici e soffocarli nel sale. Sopravvivono in spirito per generazioni tanto nei discendenti del ceppo egemone quanto nei popoli soggetti al suo dominio. Pronti a rimaterializzarsi alla prima occasione, non appena la pressione geopolitica…

Il salto di Monti da tecnico a politico (a danno dei partiti)

di Alessandro Campi
Qualche giorno fa, intervistato dagli americani di Bloomberg, Mario Monti, con riferimento al suo futuro politico, ha sostenuto quanto segue: «Se io e i miei ministri faremo molto bene il nostro lavoro, non credo che ci siano molte probabilità che ci chiedano di rimanere in carica»….

I No TAV e l’involuzione (presunta) della democrazia italiana

di Gianni Ferracuti
Attorno alle proteste dei No TAV la retorica nazionale si è scatenata fino a raggiungere punte di insuperabile genialità. Un dimostrante insulta un carabiniere: quante ne abbiamo sentite (e ahimé dette) dal ’68 ad oggi! Non posso qui fare citazioni, per rispetto al colto e all’inclita,…

Stranieri in patria. Considerazioni sulla diaspora della lingua italiana

di Luca Falciola
Il piano pluriennale di liquidazione della lingua italiana nell’università italiana sta marciando a pieno ritmo e, di questo passo, nel giro di qualche anno, avremo finalmente estirpato dai nostri atenei l’antica e ostinata favella, già dello sconcio Boccaccio e del tristissimo…

Il fallimento dello Stato come ipotesi di ricostruzione sociale

di Domenico Letizia
L’Italia, come entità statale, è oggetto di analisi mondiale per l’eventuale fallimento del Paese che porterebbe a ripensare radicalmente il contesto europeo, l’Euro e il concetto di Stato in sé. Per i più catastrofisti, l’Italia potrebbe fallire perché non convince i…

Il senso comune delle suocere (e dei politologi). Sull’ultimo libro di Ilvo Diamanti

di Damiano Palano*
Quando Manzoni ricostruiva la caccia agli untori nella Milano sconvolta dalla peste, sapeva bene che non tutti gli abitanti del capoluogo meneghino erano davvero caduti in preda alla follia collettiva. «C’era pur qualcuno che non credeva agli untori, ma non poteva sostenere la sua…

Uscire dalla II Repubblica (un avvio di discussione)

di Giuseppe Balistreri*
L’Italia si trova oggi di fronte ad un imperativo storico inderogabile (e questo è anche un grido d’allarme): uscire dalla II Repubblica.

Eppure, a parte alcuni notisti politici come Galli della Loggia, nessuno sembra avvertirne l’urgenza. Si è aperto, pur meritoriamente,…

Quando (e perché) la notizia uccide ancora

di Leonardo Varasano
La notizia può uccidere. Di giornalismo e per il giornalismo si può morire. È accaduto in passato e continua ad accadere oggi, con insospettabile e preoccupante frequenza. Le ultime vittime, in ordine di tempo, sono Marie Colvin – impavida e storica inviata di guerra del settimanale…

Stipendi, burocrazia e “cultura della responsabilità”

di Francesco Coppola
Da un governo tecnico ci si aspetta, per definizione, rigore, trasparenza e serietà. Non ci si aspetta invece che inclini alla demagogia e che assecondi i cattivi umori dominanti nella società cosiddetta civile.

Prendiamo ad esempio la decisione di rendere pubblici – alla portata…

Sandro Pertini, narratore profetico (ma inascoltato) dell’Italia libera

di Manlio Lilli
Nell’Italia degli anni ’80, che registra il declino dei sindacati, la degenerazione della classe politica e l’aumento della spesa pubblica, ma anche la lotta dello Stato alla criminalità, gli episodi di grande rilievo si susseguono quasi senza sosta. I protagonisti della politica, quelli…