di Emanuele Schibotto*
Un articolo pubblicato da Wired sensibilizza i lettori sul fenomeno della tratta internazionale degli esseri umani riportando dati UNICEF e ILO che parlano da soli. Tra gli schiavi del XXI secolo vi sono oltre 5,5 milioni di bambini – dai baby soldati ai baby operai alle ragazzine vittime del turismo sessuale e dei matrimoni forzati – per un giro d’affari di 32 miliardi di dollari l’anno.
La tratta degli esseri umani, assieme al traffico di droga e di armi, al lavaggio di denaro sporco e alla contraffazione di marchi, oggetti industriali e opere dell’ingegno rappresenta il lato oscuro della globalizzazione: sfide che gli Stati si trovano a combattere da secoli ma che la sempre maggiore integrazione e interconnessione globali hanno aggravato.
Se è vero che gli Stati traggono benefici dal processo globalizzante, è altrettanto vero che non sono i soli. Le organizzazioni criminali ne hanno tratto uguali (se non addirittura maggiori) vantaggi sfruttando la libertà di movimento di capitali, beni e persone, i vuoti normativi e la carenza di cooperazione e capacità di enforcement a livello internazionale.
Pensiamo al processo di urbanizzazione mondiale. Un paper pubblicato dall’UNICEF nel 2012 riconosce che “le aree urbane offrono grande potenziale per assicurare ai bambini i loro diritti” poiché “più un Paese è urbanizzato, più alte sono le possibilità di avere maggiori livelli di reddito e istituzioni più solide”. Allo stesso tempo, il paper avverte che “l’urbanizzazione procede in maniera squilibrata, portando milioni di bambini alla marginalizzazione in centri urbani dove affrontano sfide quotidiane e deprivazioni dei loro diritti”. Il rischio, laddove il processo di modernizzazione fallisce, è quello di consegnare le generazioni più giovani ai moderni mercanti di schiavi in quanto abitanti di baraccopoli fuori controllo, vittime di opportunità rubate e non consumate.
Per approfondimenti
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/10/27/AR200510…
http://www.childinfo.org/files/SOWC_2012_MainReport_EN.pdf
*Emanuele Schibotto è membro dell’Istituto di Politica, direttore editoriale del centro studi di relazioni internazionali Equilibri.net, dottorando di ricerca in geopolitica economica presso l’Università Marconi, Director for Development per Asian Century Institute. Il suo ultimo libro è “Italia, potenza globale? Il ruolo internazionale dell’Italia oggi” (Fuoco edizioni, 2012).
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