Pierre Manent ha ufficialmente accettato di figurare tra i soci dell’Istituto di Politica.
Nato a Tolosa nel 1949, allievo di Raymond Aron al College de France, fra i fondatori nel 1978 della rivista “Commentaire”, attuale direttore di corsi presso l’Ecole des hautes études en sciences sociales e direttore del Centre de recherches politiques Raymond Aron, Manent è considerato uno dei più originali e brillanti filosofi della politica contemporanei.
In Francia e negli Stati Uniti la sua produzione intellettuale – che verte sulla genesi del pensiero politico occidentale e sulle categorie concettuali che lo hanno strutturato – è da anni al centro di intense discussioni. Ha pubblicato opere per molti versi fondamentali, tra le quali spiccano: Naissances de la politique moderne: Machiavel, Hobbes, Rousseau (Payot, 1997, rééd., Gallimard, 2007); Tocqueville et la nature de la démocratie (1982, rééd. 1993); Histoire intellectuelle du libéralisme: dix leçons (1987, réed. 1997); La Cité de l’homme (1994, rééd. Flammarion, 1997); Cours familier de philosophie politique (Fayard, 2001, rééd. Gallimard 2004); Enquête sur la démocratie : Études de philosophie politique (Gallimard, 2007); Les métamorphoses de la cité (Flammarion, 2010). Ha raccontato il suo percorso scientifico-intellettuale nel libro-intervista Le regard politique pubblicato da Flammarion nel 2010. Tra i suoi lavori apparsi in lingua italiana, In difesa nella nazione. Riflessioni sulla democrazia in Europa (Rubbettino, 2008) e Storia intellettuale del liberalismo (Rubbettino, 2010).
Manent ha collaborato con la “Rivista di Politica” sin dal primo numero, con il saggio Che cos’è una nazione? Ora – condividendone il progetto culturale – ha deciso di offrire la sua adesione formale all’Istituto di Politica, che allarga così la sua rete di membri e soci corrispondenti. Negli ultimi tempi – ai numerosi analisti e ricercatori italiani attivi in università e centri di ricerca che già fanno parte dell’Istituto – si sono infatti aggiunti studiosi stranieri di grande valore, dagli Stati Uniti alla Germania, dalla Francia alla Spagna. Comincia così a prendere corpo il nostro progetto di un network internazionale interessato allo studio scientifico dei fenomeni politici, alla libera discussione intellettuale e allo scambio di idee ed esperienze, in piena autonomia e senza condizionamenti esterni. Un progetto certamente difficile e ambizioso, ma che stiamo perseguendo con determinazione.