ligozziNella Roma artistica, nella Roma dei musei e delle mostre, tutti conoscevano Maria Mercede Ligozzi, per molti anni capo ufficio stampa della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea (Gnam), ma anche antropologa, sociologica e infaticabile organizzatrice culturale. Maria Mercede, nata a Roma nel 1963, è scomparsa venerdì 9 maggio dopo aver lottato, per un anno e mezzo, con un tumore che alla fine non le ha lasciato scampo.

Era sposata con Roberto Valle, storico dell’Europa orientale dell’Università La Sapienza, nonché membro dell’Istituto di Politica e del Comitato di direzione della “Rivista di Politica”.

Oltre ai rapporti con la stampa, quotidiana e specialistica, ha svolto nel corso degli anni un’intensa attività saggistica, pubblicando numerosi articoli e volumi (aveva anche collaborato con questo sito online). Il suo più importante impegno scientifico, nato dalla sua intensa collaborazione con la Soprintende dello Gnam Maria Vittoria Marini Clarelli, è stato un’ampia ricerca, durata due anni, condotta sul pubblico e i visitatori del museo. Un’indagine a metà strada tra antropologia e statistica, tra sociologia e psicologia, finalizzata a conoscere la relazione esistente tra arte e mondo vissuto, tra l’espressione artistica e ciò che da essa ricavano (in termini di emozioni e apprendimento) coloro che ne usufruiscono, soprattutto i giovani. Un modo nuovo e originale per capire il processo di costruzione dell’esperienza estetica e per organizzare su basi nuove la fruizione dei beni museali e culturali. Il libro che ne è scaturito – pubblicato da Electa nel 2008 con il titolo “Esperienza e conoscenza del museo. Indagine sui visitatori della Galleria nazionale d’arte Moderna e contemporanea”, curato dalla Mercede insieme a Stefano Mastrandrea – ha aperto da allora nuovi orizzonti sul versante del marketing culturale, sul modo con cui i musei italiani dovrebbero organizzare le loro attività, promuovere le loro iniziative e valorizzare il patrimonio artistico che possiedono,

Ma accanto agli interessi di studio e all’attività di ufficio stampa, la Mercede non ha trascurato il lavoro di promozione culturale. Per anni ha coordinato incontri letterari, reading di poesia e dibattiti sull’arte presso il Museo Hendrik Christian Andersen, e coordinato esposizioni, rassegne e cicli di conferenze presso lo Gnam. L’ultimo suo impegno organizzativo, quando sembrava che la malattia ancora le desse qualche speranza, è stata la mostra Antiche Memorie, ampia personale dell’artista romana Anna Addamiano, inaugurata a Roma lo scorso gennaio presso la Libreria Croce. Un successo, purtroppo l’ultimo.

A Roberto Valle e alla famiglia di Maria Mercede l’abbraccio di tutti i membri dell’Istituto, del Consiglio di direzione della “Rivista di Politica” e dei redattori di RdP on line.

 

* Di seguito i link dei contributi pubblicati da Maria Mercede Ligozzi sul magazine elettronica dell’Istituto di Politica:

La teoria e la prassi del  museo nel mondo contemporaneo

Palma Bucarelli: una storia (dell’arte) italiana

L’inverno della cultura: museo e marketing secondo Clair

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