di Sofia Ventura
Persone impossibilitate a vaccinarsi, bambini troppo piccoli, immunodepressi, individui affetti da allergie, sono tutelati dall’immunità di gregge, dal fatto che un alto numero di vaccinati, intorno al 95%, rende quasi nulla la possibile circolazione dei virus. Ora, grazie al ministro della salute del Movimento 5 Stelle, Giulia Grillo (nella foto), i genitori che mandano all’asilo o a scuola i propri figli, e in particolare i genitori di bambini che non possono vaccinarsi per problemi di salute o perché in cura, dovranno appellarsi al buon cuore, all’onestà e alla responsabilità degli altri genitori e sperare che non vi siano degli scriteriati che certificano il falso per non ottemperare all’obbligo di vaccinazione. Già, perché il ministro della salute, insieme al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, ha annunciato una circolare che renderà sufficiente per l’iscrizione a scuola l’esibizione di una autocertificazione. Un’autocertificazione come garanzia della salute dei bambini!
I due ministri hanno spiegato che intendono contemperare il diritto alla salute (che è anche diritto alla vita, aggiungiamo) con il diritto all’istruzione. Il governo delle democrazie si trova spesso di fronte alla necessità di contemperare diversi diritti (come quelli a vivere in una società ordinata e sicura, da un lato, e a muoversi e esprimersi liberamente, dall’altro). In questo caso, però, è abbastanza difficile sostenere che la salute e la vita dei bambini – che le cronache ci dicono essere messi in serio pericolo dall’assenza di vaccinazioni – non sia prevalente rispetto al diritto all’istruzione. Tanto più che la questione, così come posta dai due ministri, è mal posta. Infatti si vuole tutelare non un generale diritto all’istruzione, ma il diritto all’istruzione di bambini figli di genitori che non intendono rispettare le leggi dello Stato e pretendono che i loro figli possano godere dell’istruzione medesima anche se ciò mette a rischio la vita di altri proprio per il mancato rispetto della legge. Cioè, si vuole tutelare il diritto ad avere comportamenti socialmente pericolosi e ad essere irresponsabili. Perché, altrimenti, non si comprende cosa impedisca a dei genitori di far vaccinare i loro figli e esibire il certificato della Asl. Aggiungiamo che forse per tutelare bambini di genitori del genere sarebbe bene allertare i servizi sociali.
Con questa circolare, Grillo e Bussetti in realtà cercano di salvare capra e cavoli: non destrutturare completamente (almeno per ora) il sistema di prevenzione garantito dalle vaccinazioni obbligatorie (l’obbligatorietà è stata reintrodotta proprio perché in alcuni casi la percentuale di vaccinati non garantiva più l’immunità di gregge) e al tempo stesso inviare il messaggio che non deflettono dalla loro linea di “cambiamento” anche su questo tema.
All’inizio dell’anno Matteo Salvini, nella sua corsa all’inseguimento delle paure più irrazionali e delle leggende più inverosimili presenti tra gli italiani, aveva dichiarato che avrebbe eliminato l’obbligo di vaccinazione. Il M5S, che non è mai stato da meno nel titillare le più astruse idee su complotti di poteri malvagi e occulti che agiscono contro “il popolo”, ha sempre avuto un atteggiamento ambiguo, ostile comunque all’obbligatorietà. In gennaio l’attuale vicepremier di Maio aveva sostenuto la “raccomandazione” delle vaccinazioni, non l’obbligo. Come se la salute di tutti i cittadini non fosse un bene abbastanza prezioso da essere tutelato con un provvedimento imperativo.
È evidente che questi fratelli populisti, Lega e M5S, hanno come priorità quella di non perdere la loro immagine di “difensori del popolo”, anche se questo significa compiacere il peggio che alberga in noi e, anzi, fomentarlo, creando un legame identitario tra i nostri aspetti più bassi e irrazionali e l’immagine di capipopolo sempre pronti a denunciare interessi malvagi, trame oscure e nemici da abbattere. Forse in questo caso le case farmaceutiche?
Giulia Grillo e Marco Bussetti si sono assunti la gravissima responsabilità di mettere a repentaglio un bene pubblico come la salute per non tradire il loro mandato di “difensori del popolo” (nella modalità di cui sopra), trovando un escamotage ipocrita come quello dell’autocertificazione. Chissà cosa dovrà accadere perché ci ripensino. Ma ci ripenseranno mai? Per i populisti i dati della realtà sono irrilevanti. Ah, dimenticavo, Giulia Grillo è un medico.
p.s. Sarebbe bello in questo frangente che in Italia esistesse un’opposizione.
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